Fondi per Lucera da Governo e Regione
Dall’accordo firmato questa mattina tra Regione Puglia e Governo scaturiscono due importanti conseguenze per Lucera. Le annuncia il consigliere regionale Antonio Tutolo, perché il provvedimento dà finalmente il via libera ai fondi di sviluppo e coesione.
“Vengono così garantiti 3 milioni di euro per il completamento dell’opera di consolidamento e risanamento del versante collinare ai piedi del Castello – ha spiegato con soddisfazione - e altri 25 milioni per realizzare il tratto mancante della SP.109 tra Lucera e San Severo. Sono i restanti 5 chilometri che non sono ancora stati messi in sicurezza con l’allargamento della carreggiata. Sono soddisfatto del risultato raggiunto. Mi sono battuto enormemente per entrambe le questioni che riguardano la fruizione di un’area così importante della città e di una arteria che collega anche i Monti dauni al casello autostradale della A14 verso nord. Sia come sindaco di Lucera che in qualità di consigliere regionale mi sono impegnato a fondo per la realizzazione di queste opere, intercettando i finanziamenti iniziali e ora ottenendo questi fondi aggiuntivi”.
Nel primo caso, le risorse consentiranno di risanare definitivamente quella parte del pendio che è già soggetta a interventi, ma per i quali i fondi stanziati finora si sono rivelati insufficienti.
“Sarà tolta quella orrenda cicatrice visibile da decenni – ha aggiunto – su un’area in stato di dissesto a causa della cava di argilla attiva fino a circa 20 anni fa. Il progetto ‘Parco delle Fornaci’ sta per diventare una realtà, trasformando un'area critica in una risorsa per la comunità. I lavori daranno un nuovo volto più verde e accogliente a tutta quella zona, rendendola fruibile ai cittadini. L’intervento sarà completato da superfici di rinverdimento che valorizzeranno la vista dal castello sulla vasta piana sottostante. La ferita sotto la collina del castello di Lucera sarà ricucita e rigenerata mediante terrazzamenti e tecniche di ingegneria naturalistica. La ricopertura con prati armati e vegetazione mediterranea impedirà l’erosione del versante e consentirà la raccolta e il drenaggio delle acque meteoriche mediante opportune stratificazioni filtranti e tubazioni interrate”.
Per la Provinciale, inoltre, l’impegno di Tutolo risale a circa 18 anni fa, quando la cosiddetta “strada della morte” entrò nell’agenda politica di Palazzo Dogana da cui sono emersi i fondi necessari per realizzare tre lotti distinti. Tuttavia ne manca l’ultimo, precisamente tra il km.5+300 e il km.10+510 che è il più complesso e oneroso da realizzare, visto che l’opera prevede l’esproprio di un centinaio di appezzamenti di terreno, quasi tutti di piccola metratura, e soprattutto la realizzazione di due ponticelli a scavalco di rigagnoli di acqua che attraversano la strada.
“Personalmente, attendo con impazienza di vedere conclusi i lavori in entrambi i luoghi – ha concluso – sia per proporre una risorsa preziosa per la cittadinanza e per i turisti che verranno ad ammirare il Castello anche da una nuova e bella prospettiva, e pure per cercare la massimo sicurezza possibile su una strada che troppe vittime ha fatto finora”.
r.z.
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