Pitta siede (e opera) su milioni di euro
Le casse del Comune di Lucera godono di ottima salute, altrimenti non sarebbe stato possibile effettuare una variazione di bilancio da parte dell’Amministrazione Pitta che ha impegnato 1,7 milioni di euro di fondi liberi da utilizzare per varie intenzioni.
La parte principale è di un milione e 300 mila euro da spendere per la manutenzione delle strade comunali e del patrimonio pubblico. Non è chiaro quali luoghi siano stati individuati o su quali strutture ricadranno, mentre è certo che il consigliere di minoranza Fabrizio Abate ha invocato il rifacimento dei bagni pubblici in vista del 2025, anno in cui Lucera avrà il ruolo di Capitale regionale della Cultura. Il commercialista lucerino è entrato a far parte del nuovo gruppo consiliare denominato “Per Lucera”, diretta emanazione di quello regionale in cui Antonio Tutolo svolge il ruolo di capogruppo. Ne fanno parte anche gli ex appartenenti a “Con”, Vincenzo Checchia, Francesca Niro, Francesco Aquilano e Raffaele La Vecchia.
“Passate da una preposizione all’altra”, è stato il commento beffardo del sindaco Giuseppe Pitta, il quale comunque ha riconosciuto che si tratta del gruppo più numeroso nell’assemblea cittadina.
Sul tema Eventi e Spettacoli, comunque, sono stati messi altri 300 mila euro, che si sommano a quelli già stanziati l’anno scorso dal bilancio comunale. Dovrebbero uscire da qui i 68 mila euro recentemente disposti per il cartellone natalizio e le luminarie di Piazza Duomo e Piazza Matteotti, mentre in altri luoghi ci hanno pensato i commercianti delle rispettive zone. A quella somma, comunque, si dovranno aggiungere altrettanti 300 mila euro promessi dalla Regione Puglia in quanto finalista della competizione nazionale per il 2026, e pure il gruzzolo di decine di migliaia di euro (quante di preciso, non si sa) raccolte dal Comitato dei Promotori, dal quale dovrebbero prima o poi arrivare propositi concreti di attuazione delle somme donate da imprenditori, aziende e professionisti del territorio.
In totale, la manovra relativa al 2024 ammonta a oltre 4 milioni, così come riferito dall’assessore al Bilancio, Antonio Buonavitacola, il quale ha rivendicato impegno finanziario per farsi trovarte pronti a un appuntamento di grande importanza a nome di tutta la Puglia.
Pitta, invece, ha segnalato che il cosiddetto “avanzo libero” sia di circa 3,5 milioni, quindi evidenziando di aver tenuto un atteggiamento prudente in materia contabile, dopo aver già assicurato qualche mese fa di non voler dilapidare tutto il patrimonio economico oggi esistente, anche a seguito della dichiarazione di dissesto di fine 2019 che ha di fatto tracciato una linea netta tra quanto accaduto fino al 31 dicembre di quell'anno in materia di entrate e uscite, e quando sta accadendo dal 1° gennaio 2020 in poi.
“Destinare fondi significa prendere decisioni – ha detto – e noi riteniamo di aver usato grande responsabilità per questa variazione che è molto importante”.
Resta comunque la macchia dei debiti fuori bilancio, in questa tornata ratificati per circa 20 mila euro derivanti da cinque sentenze giudiziarie contrarie all'ente che ha dovuto riconoscere danni da insidie stradali, e soprattutto una voragine che continua ad allargarsi, la cui origine risale a molto tempo addietro: le difficoltà invalicabili di riscuotere efficamente i tributi. Basti pensare che solo per la Tari 2024 risulta ancora non pagata la metà delle somme richieste come acconto, cioè manca già 1,7 milioni di euro che ora il Comune attende magari dai circa 4 mila avvisi relativi al saldo in scadenza martedì.
r.z.
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