Tutti pronti a una nuova corsa alle medaglie
La notizia non c'è e non è detto che ci sia. Ma se si volesse rappresentare cosa sta succedendo nelle ultime ore negli ambienti politici, amministrativi e giudiziari, a Lucera ma anche più o meno lontano dai confini cittadini, si dovrebbe ricorrere all'immagine dei preparativi di una gara di corsa, con gli ultimi momenti di riscaldamento durante i quali si osservano anche gli avversari che magari sono gli stessi compagni di squadra, cercando di capire come stiano e quali mosse potrebbero adottare per arrivare alla medaglia, lo sport maggiormente praticato in città dalle parti di Corso Garibaldi.
E la zona di partenza è affollatissima, peraltro con il rischio di vedere gente che non avrebbe proprio titolo a starci là in mezzo, in attesa dello start a una competizione che comunque sarebbe di competenza del Consiglio dei ministri. In realtà il governo non deciderebbe nulla di definitivo, ma questo è difficile spiegarlo a chi non sa cosa sia un disegno di legge, e probabilmente nemmeno una delibera e una determina.
Tuttavia è troppo forte la tentazione di voler dire che la notizia, quando e se arriverà, sarà stata dovuta a un fondamentale intervento personale o al massimo del proprio partito, anche da parte di chi non ha mai toccato palla sull'argomento (ma si è già scritto la dichiarazione che tiene pronta a portata di tasto) o peggio ancora chi si è mostrato apertamente scettico ma improvvisamente si sente terminale autorevole, a seguito di una telefonata romana arrivata da Via Arenula.
I più divertenti sono però quelli che ora ricordano di aver fatto sogni premonitori, o dissertano di gatti, oppure vanno dicendo di avere "informazioni" dalla scorsa primavera, come se questo costituisse un merito e non più che altro la conoscenza di un percorso ormai noto anche ai bambini, invitando a rimuovere post sui social che in effetti non hanno mostrato una felice tempistica e arrivando a pensare di dover zittire i cronisti perché "si rischia di rovinare tutto". Se non altro sanno di cosa parlano, queste persone che di rovine ne hanno già provocate parecchie nella loro dannosa parabola la cui gittata, ieri, oggi e domani, per fortuna non va oltre Palazzo Mozzagrugno o qualche ufficio giudiziario foggiano.
r.z.
(Luceraweb – Riproduzione riservata)