02/03/2025 20:14:51

La galleria degli orrori (segnaletici)

Uno nemmeno ci fa caso, perché se abita in città non ha bisogno delle frecce per andare in una strada o in un quartiere. Il problema si pone per chi viene da fuori, da accogliere adeguatamente anche con una opportuna segnaletica che indichi con precisione ed efficacia presidi pubblici, direzioni extraurbane e monumenti. 
Il caso emblematico è stato l'avviso scaduto e dannoso conficcato nell’arco di Porta Troia per il quale ci sono voluti tre mesi per toglierlo, di cui almeno uno trascorso dopo le segnalazioni effettuate con certezza ad assessori e polizia locale. 
Ma basta fare un po’ di attenzione per scoprire che, nell’anno della Capitale regionale della cultura, un turista o visitatore che arriva a Lucera farebbe bene a ricorrere ad altri mezzi per orientarsi tra centro e periferia, perché se dovesse fare affidamento alla cartellonistica installata nella maggior parte degli incroci, rischierebbe di impazzire o di finire chissà dove.
La casistica è infinita, in alcuni casi anche involontariamente comica, ed è verificabile un po’ ovunque, tra degrado, incuria e fuorvianza di indicazioni che in prossimità di provinciali e statali è a dir poco drammatica, tranne nel caso ancora misterioso di una inesistente “contrada Miano” sulla SS.17.
Un esempio emblematico è il cartello all’inizio di Viale Augusteo girato e quindi invisibile per chi arriva da Via Napoleone Battaglia e vuole andare all’anfiteatro. 
E poi ci sono i capolavori di archeologia che purtroppo non sono scavi, bensì presidi chiusi da decenni e ancora citati espressamente: la scuola di specializzazione delle professioni legali, il corso di laurea in Beni culturali, la Conservatoria che porta ancora a Via de Peppo Serena e soprattutto l’Enoteca regionale permanente che neanche i Millennials sanno cosa sia, se non per una reminiscenza a futura memoria ancora visibile nella targa della facciata di Palazza De Troia. E per fortuna quelli sul tribunale sono sbiaditi così come molti altri indicanti peraltro luoghi ormai dismessi, penzolanti o coperti da vegetazione, mentre non ne esistono per il Giudice di pace. 
Insomma, c’è di tutto, e tutto si potrebbe prestare a tante battute sul sistema di ospitalità che Lucera sta allestendo in questo periodo in cui solerzia ed efficienza si stanno vedendo ancora una volta solo nell’assegnazione di progetti, fondi e incarichi. Anche di questo argomento si potrà tornare a parlarte ampiamente, nel frattempo ecco una carrellata fotografica non esaustiva della situazione attuale che al Comune hanno riferito di conoscere (sic), senza che però nessuno l’abbia ancora risolta.

r.z.

 

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(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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