25/01/2025 07:39:25

Tre arresti per truffe ad anziani

Sono 11 gli autori di truffa in danno di anziani identificati nell’ultimo anno dai carabinieri in provincia di Foggia, molti dei quali grazie a tempestive segnalazioni delle vittime o di loro familiari. In caso di dubbi o sospetti, l’immediata comunicazione alle Forze di Polizia può fare davvero la differenza, insieme all’adozione di comportamenti e consigli da seguire per scongiurare di essere vittima di truffe o raggiri: non forniee telefonicamente informazioni agli sconosciuti e diffidare dalle apparenze; ricordare che le forze dell’ordine non chiediono mai denaro per assistere i cittadini; non aprire mai la porta agli sconosciuti; se qualcuno si presenta come un parente o come un appartenente alle forze di polizia e chiede denaro, bisogna prendere tempo e contattare il numero unico di emergenza 112. 

Ecco tre esempi recenti.
I carabinieri di Candela hanno arrestato in flagranza di reato un 40enne originario della provincia di Napoli, accusato di truffa aggravata continuata. É stato un privato cittadino a segnalare al comandante della locale stazione che, poco prima, la propria madre 80enne era stata contattata telefonicamente da un sedicente tenente dell’Arma, il quale le aveva richiesto una somma di denaro necessaria a sostenere le spese legali in favore del figlio, trattenuto in caserma per avere investito un pedone. I militari, nel percorso verso l’abitazione della vittima per avviare le prime indagini, hanno incrociato un’auto sospetta (poi risultata noleggiata), il cui conducente, nel corso di una perquisizione, è stato trovato in possesso di monili in oro e 700 euro in contanti, risultati provento di una truffa ai danni di un’anziana che l’uomo avrebbe commesso, quello stesso pomeriggio, a Rionero in Vulture. 
Ulteriori approfondimenti hanno, inoltre, consentito di accertare che l’indagato stava andando a casa di una coppia di anziani di 70 e 67 anni, i quali erano stati pure loro contattati telefonicamente da un sedicente carabiniere, che aveva comunicato loro che il figlio, nel corso di un sinistro stradale, aveva investito un passante e che per sostenere le spese processuali sarebbe stata necessaria l’elargizione di 7.500 euro, da consegnare a un emissario che si sarebbe presentato a casa. 
La merce è stata sequestrata e restituita e quindi altri due episodi sono stati sventati.

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata inoltre eseguita nei confronti di un 32enne di San Nicandro Garganico, accusato di rapina, estorsione e furto in abitazione commessi ai danni di un 85enne del luogo. 
Secondo le indagini condotte dai militari del posto, a dicembre scorso l’uomo, travisato in volto da sciarpa e cappuccio, avrebbe in due diverse circostanze atteso la vittima mentre rientrava a casa: nel primo episodio avrebbe sottratto dalla tasca dell’anziano il suo portafogli contenente denaro; a distanza di due giorni lo avrebbe spinto all’interno della abitazione, costringendolo a consegnargli il suo ciclomotore dietro la minaccia di incendiargli l’appartamento. Dopo la denuncia della vittima e un servizio di appostamento, lo hanno bloccato quando è andato per le terza volta al domicilio dell’anziano e averlo intimidito nel tentativo di farsi consegnare la carta di circolazione del motociclo che in effetti era a casa dell’indagato. 

I colleghi di San Marco in Lamis hanno arrestato in flagranza di reato e portato in carcere un pregiudicato 32enne del luogo, accusato di rapina aggravata in danno di una coppia di ultraottantenni, di cui uno disabile. Aveva approfittato dell’età avanzata e dello stato di invalidità di un uomo costretto a deambulare con l’utilizzo di una stampella, lo avrebbe strattonato e lievemente ferito facendolo cadere in terra, appropriandosi del suo portafogli contenente denaro ed effetti personali. La moglie della vittima, dopo avere assistito alla scena, avrebbe invano tentato di trattenere e di recuperare la refurtiva, ma l’indagato sarebbe riuscito, con la forza, a divincolarsi e scappare. Ma immediate indagini hanno consentito di identificarlo velocemente e recuperare la refurtiva. 

Red. 
 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

Condividi con:

0,0156s.