Come conservare il vino correttamente

Tra gli elettrodomestici più importanti nelle case degli amanti del vino ci sono le cantinette per la conservazione del vino e delle bottiglie più in generale. Si tratta di una particolare categoria di frigoriferi appositamente pensata per conservare il vino, una soluzione che permette di avere in casa una selezione di etichette preferite e di poterle conservare in modo ottimale anche se non si dispone di un locale cantina vero e proprio. La conservazione delle bottiglie è garantita dalla tecnologia refrigerante, che in alcuni casi funziona come un frigorifero, ma con caratteristiche appositamente pensate per conservare il vino a temperature ottimali e con adeguati livelli di umidità. Ma quali sono i criteri per la scelta di una cantinetta per vino adeguata alle diverse esigenze? Le caratteristiche fondamentali di una cantinetta vino vengono illustrate dagli esperti di Degustibuss, un’Accademia italiana che offre corsi riconosciuti per sommelier, barman e molto altro.
Scegliere la cantinetta vino giusta: gli aspetti da considerare
Nella scelta della cantinetta adatta alla conservazione dei propri vini bisogna valutare le dimensioni. Il mercato offre opzioni per ogni spazio, anche per quelli più ridotti, proponendo anche soluzioni combinate con i frigoriferi, così da fruire delle funzionalità di due elettrodomestici in un solo apparecchio. Per spazi ridotti si può optare anche per cantinette a incasso. È il caso della nota azienda Candy che offre cantinette vino da incasso sottotop, ossia da poter incassare sotto il piano di lavoro della cucina, andando a massimizzarne l’ottimizzazione, oppure da incasso ma più alta, che può tranquillamente essere installata a scomparsa all’interno dei pensili, o moduli, della cucina.
Il secondo aspetto importante è la capacità. Naturalmente, le cantinette più piccole possono contenere 7 o 10 bottiglie di vino, mentre i modelli più capienti possono contenere anche più di un centinaio di bottiglie. Oltre allo spazio disponibile, la scelta della capacità della cantinetta dipende anche dalle proprie abitudini di conservazione e, quindi, dal numero di bottiglie da conservare.
La tecnologia di cui le cantinette sono dotate è un aspetto da valutare. Vi sono modelli dotati di due zone a temperatura differenziata, ideali per chi ha la necessità di conservare vini rossi, bianchi, rosé, bottiglie di champagne, ecc. Tuttavia, anche i modelli a mono temperatura garantiscono ottime performance di conservazione.
Come disporre i vini all’interno di una cantinetta
Le cantinette per la conservazione del vino sono concepite per sfruttare al meglio lo spazio, ma principalmente per mantenere le bottiglie nel tempo alle migliori condizioni. La corretta inclinazione delle bottiglie è fondamentale per conservarle in modo corretto nel tempo: gli scaffali consentono di disporre le bottiglie orizzontalmente, permettendo al vino di mantenere umido il tappo, evitandone l’essiccazione. Un tappo secco, infatti, permette all’aria di entrare nella bottiglia e di ossidare il vino.
Le cinque regole per la conservazione dei vini
Che si scelga di utilizzare una cantinetta vino, che quindi ricrea le condizioni migliori per la conservazione delle bottiglie grazie a un’apposita tecnologia, o che si opti per la conservazione all’interno di un ambiente adibito a cantina, la cosa importante è seguire le 5 regole fondamentali per la conservazione del vino.
1) La temperatura deve essere costante
La temperatura dovrà essere quanto più possibile costante, poiché il vino è sensibile agli sbalzi di temperatura. Temperature troppo estreme, infatti, rischiano di alterare la qualità, con impatti negativi sulla sua maturazione, che avviene in seguito all’imbottigliamento. Il luogo deputato alla conservazione del vino dovrà, quindi, avere una temperatura che va dai 10 ai 16 gradi, con l’attenzione di mantenere i bianchi tra i 10-12°, i rossi tra 12-15°. Occorre inoltre evitare di conservare le bottiglie in ambienti soggetti a variazione di temperatura, quali la cucina, in spazi collocati sotto al tetto o in ambienti esterni non riparati.
2) L’umidità è importante
Gli ambienti con aria troppo secca rischia di favorire l’ossidazione del vino. Al tempo stesso, un locale troppo umido rischia di favorire l’insorgere di muffa, che può intaccare i tappi compromettendo la qualità del vino. L’ideale è un livello di umidità controllato che si aggiri tra il 50% e l’80%.
3) Il vino ama il buio
Il vino deve essere conservato al buio. La luce naturale, ma anche le luci artificiali al neon, ad esempio, possono danneggiare il vino innescando i processi di ossidazione che ne alterano la qualità. Una luce soffusa andrà più che bene, basta evitare la luce diretta sulle bottiglie.
4) La posizione orizzontale
L'inclinazione delle bottiglie è importante e la posizione orizzontale con un’inclinazione di circa 5 gradi è ottimale, poiché permette al vino di bagnare il tappo, mantenendolo umido e favorendone l’aderenza al collo della bottiglia. In questo modo si evita l’ossidazione del vino poiché si impedirà all’aria di entrare. Questo discorso vale solo per i tappi di sughero, non per quelli sintetici.
5) Le vibrazioni danneggiano il vino
Il locale in cui si conservano le bottiglie di vino dovrà essere quanto più silenzioso e privo di vibrazioni, questo perché le sollecitazioni accelerano il deterioramento del vino, che necessita invece di un ambiente privo di vibrazioni per poter evolvere in modo corretto.
Red.
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