Tutolo e Barone occupano il Consiglio regionale

I consiglieri regionali Antonio Tutolo e Rosa Barone poco fa hanno deciso di occupare l'aula di Via Gentile, a Bari, per sollevare nuovamente la questione dell'emergenza idrica in Capitanata, sollecitando il Governo nazionale a prendere provvedimenti per il territorio
"Da anni denuncio una situazione che sta soffocando la Puglia e, nello specifico, la Capitanata - ha detto quest'ultimo - e nonostante le ripetute segnalazioni e l'allarme che ho lanciato nella seduta monotematica sullo sviluppo della provincia di Foggia nel novembre 2022, a cui era presente anche un rappresentante del Governo, ancora non sono state adottate misure concrete. Evidentemente, i nostri rappresentanti politici nazionali sembrano non aver ancora compreso la gravità della situazione. La mancanza di infrastrutture adeguate, unita alla scarsità di piogge, ha messo in ginocchio l'agricoltura, pilastro dell'economia locale, e ora minaccia l'approvvigionamento idrico domestico. La situazione è andata precipitosamente al collasso e si preannuncia un'estate di estrema difficoltà. La Capitanata è a secco. La diga di Occhito, una delle principali fonti di approvvigionamento, è al 15% della sua capacità. Questa emergenza non è più una previsione, ma una realtà. È urgente intervenire per costruire nuovi invasi, manutenere gli impianti esistenti ed elaborare un piano a lungo termine per la gestione sostenibile delle risorse idriche. Mi riferisco da una parte allo scempio che si compie in Molise, con milioni di metri cubi d'acqua potabile buttati a mare ogni anno, e dall’altra alle promesse non mantenute sulla diga di Piano dei Limiti e di Palazzo D’Ascoli. Inoltre, i fondi che furono dirottati sulla ricostruzione de L’Aquila torneranno in provincia di Foggia? Chiedo al Governo di rifinanziare immediatamente i progetti per la diga di Occhito e per quella di Palazzo D'Ascoli. Ogni goccia d'acqua conta, soprattutto in una regione come la nostra, martoriata dalla siccità. In caso contrario, rischiamo di vedere la nostra terra trasformarsi in un deserto, mentre le multinazionali approfittano della crisi per speculare sui terreni agricoli.Chiedo risposte da parte dei nostri governanti per salvare questo territorio. Non possiamo più aspettare".
E quindi hanno deciso di rimanere fino a quando non arriveranno risposte chiare e immediate.
"Speriamo che altri consiglieri aderiscano a questa iniziativa - hanno aggiunto - perché è inaccettabile che i cittadini della Capitanata debbano subire le conseguenze di una gestione inadeguata delle risorse idriche".
Red.
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