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Venti anni di ‘Avvocato sul web’

Quando i siti di informazione erano una rarità per il semplice fatto di esistere, Luceraweb nei primi anni di questo millennio non solo aveva cominciato la sua straordinaria avventura che lo vede sempre come il più longevo della Capitanata alla vigilia dei 23 anni di attività, ma aveva già varato alcune rubriche che hanno avuto modo e capacità di resistere nel tempo.
Una di queste è sicuramente “L’Avvocato sul web”, animata fin dal primo intervento dall’avvocato Antonio Dello Preite, ieri come oggi figura di grande riferimento per il mondo forense e giudiziario pugliese, protagonista di processi che hanno fatto la storia del territorio e professionista capace di rivestire con naturalezza il ruolo di difensore ma anche di arbitro o magistrato giudicante.
Era gennaio 2005 quando cominciò il suo rapporto diretto con tante persone che poi hanno scritto, chiesto consigli e sottoposto questioni da ogni parte d’Italia, grazie a risposte fornite con linguaggio semplice, argomentazioni dirette e indicazioni precise, a seguito di molte decine di quesiti che hanno affrontato non solo aspetti del Codice civile e penale, ma anche interessandosi dei grandi temi costituzionali o legati all’attualità del periodo.
I pareri espressi dall’avvocato Antonio Dello Preite sono diventati pronunciamenti che hanno generato e favorito dibattiti straordinari o semplicemente hanno chiarito le idee di qualcuno che non sapeva a chi rivolgersi per risolvere il proprio problema. Quando la tecnologia poggia su adeguate motivazioni e alte competenze, può dare solo benefici ai cittadini. 

Di seguito, l’ultimo caso affrontato dopo una mail arrivata due giorni fa.

Egregio avvocato, 
sono sono stato denunciato dai carabinieri per possesso di bilancino e coltellino. Dovrò affrontare un processo e il pubblico ministero dovrà decidere se applicare l’articolo 73 oppure no.
Volevo chiederle cosa rischio effettivamente, come potrà andare questo processo.
Lettera firmata

Sulla base dei pochissimi elementi che mi fornisce, dovrei avere la sfera di cristallo e poteri divinatori per darle dei consigli o per anticipare sviluppi processuali.
Il possesso di un bilancino e di un coltellino possono essere indizianti per il taglio e la pesata di sostanze stupefacenti, anche se, da soli e senza ulteriori riscontri, non sono di per sé elementi per affermare la responsabilità di un soggetto in ordine ad un presunto spaccio.
In genere viene rinvenuto anche un certo quantitativo di stupefacente e, normalmente, per capire se le sostanze rinvenute siano cedute oppure tenute per sé ad uso personale, le autorità fanno attenzione ad alcune circostanze, quali: 1) il quantitativo (una grossa dose difficilmente sarà destinata esclusivamente all’uso personale); 2) la presenza di accessori, quali coltellini, carta stagnola, bilancini e altri strumenti che, di solito, sono utilizzati per preparare la droga per la vendita; 3) la presenza di somme di denaro, introiti dello spaccio.
Lei nulla mi dice in ordine ad altre indagini fatte sul suo conto (ad esempio se sul coltellino sono state rinvenute tracce di stupefacente o se le hanno sequestrato denaro o pur minime quantità di stupefacente), per cui un bilancino ed un coltellino, presi singolarmente e senza ulteriori riscontri, di per sé non sono sufficienti, a mio sommesso parere, per una condanna di spaccio a suo carico.
Tuttavia, se il pm riterrà sufficienti questi elementi, chiederà il suo rinvio a giudizio e dovrà affrontare il relativo processo.
Le segnalo un mio precedente intervento per problematiche molto simili a quella da lei proposta e che potrà consultare al seguente link https://www.luceraweb.eu/articolo.asp?ID=35371 
Auguri per la sua vicenda.
Avv. Antonio Dello Preite

Per sottoporre quesiti legali scrivere a a.dellopreite@luceraweb.it 
Periodicamente i lettori potranno trovare risposta a quesiti legali generici che rappresentano una divulgazione ed un chiarimento di argomenti giuridici generali ed impersonali. 
Per avere un parere on-line, cliccare qui.
Per tutti i casi della rubrica “L’avvocato sul web”, cliccare qui.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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