Il Banco Alimentare va nelle scuole

In vista della 12esima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio, il Banco Alimentare della Daunia sta per incontrare gli alunni di cinque scuole della provincia per sensibilizzare le nuove generazioni, educare al valore del dono e alla condivisione del cibo.
All’iniziativa hanno aderito gli istituti comprensivi “Bozzini Fasani” e “Tommasone Alighieri” di Lucera che ospiteranno gli incontri rispettivamente il 3 e 4 febbraio; il 5 febbraio ci sarà l’appuntamento al liceo “Marconi” e al circolo didattico “San Ciro” di Foggia; si chiuderà il 19 febbraio con il circolo didattico “Manzoni” di Foggia.
Ogni volta si terrà un momento formativo con i volontari di Banco Alimentare, cui farà seguito una raccolta alimentare interna alla scuola. Gli alunni, i docenti e il personale potranno donare alimenti a lunga conservazione come olio, verdure o legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, alimenti per l’infanzia, poi da consegnare alle organizzazioni partner territoriali convenzionate con il Banco che è convenzionato con 140 organizzazioni partner, assistendo quindi 23 mila persone, grazie alla distribuzione nel solo 2024 di 958.880 kg di alimenti, di cui 409.900 salvati dallo spreco.
Le iniziative messe in campo su Lucera rientrano nel progetto “Ad Personam” finanziato con i fondi del Pnrr per interventi socio-educativi a contrasto della povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore. Quella su Foggia rientrano nel più ampio progetto “Comunità Educante Rione Candelaro”.
“Banco Alimentare recupera e distribuisce cibo 365 giorni l’anno – ha dichiarato Stefania Menduno, presidente del Banco di Capitanata – ma siamo consapevoli che una percentuale molto alta di spreco alimentare avviene nelle nostre case. Ecco perché dedichiamo sempre più energie e tempo alle nuove generazioni, perché possano diventare nostri compagni di Banco nella lotta allo spreco alimentare. Siamo certi che le storie che raccontiamo, le informazioni sulla filiera produttiva e commerciale dell’agroalimentare con cui incuriosiamo i nostri giovani interlocutori, sono un piccolo seme che, grazie a questi incontri, mette radici in tante case della nostra provincia e che col tempo darà anche buoni frutti per chi vive una situazione di bisogno, per l’ambiente, per l’intera collettività, educata ad uno sguardo più attento a ciò che ci circonda”.
Red.
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