07/02/2025 10:15:38

Lucera Capitale e il Pd nella bufera

Le dirompenti esternazioni di Davide Colucci, a proposito di Lucera Capitale e di tutto il sistema economico, politico e organizzativo che da un anno e mezzo gira intorno, non sono nemmno le uniche che emergono dagli ambienti della maggioranza, sebbene con portata, indirizzi e approcci diversi. Ma dopo che ormai tutti hanno capito le modalità di attuazione del dossier, cioè decisioni prese da pochissimi e nessun coinvolgimento delle risorse intellettuali del posto, un’altra bufera che arriva fino alla porta del sindaco Giuseppe Pitta passa direttamente dal Pd locale, rappresentando peraltro un paradosso per un partito che reca il sigillo (provinciale) fin dall’inizio delle attività. 
In realtà non è nemmeno la prima volta che Lucilla Calabria smuove le acque della sezione locale, e da membro della segreteria cittadina ha attaccato direttamente il vertice, vale a dire Ernesto Giannetta e il consigliere comunale Antonio Dell’Aquila che è il suo nume tutelare, oltre a essere proprio lui il referente politico dell’iniziativa culturale cittadina. 
“Ci sono momenti in cui è necessario esporsi – ha scritto su Facebook – perché quando l'immobilismo e l'insipienza portano alla stagnazione allora occorre dire le cose. Abbiamo un problema, forse più di uno. Ho proposto, ho organizzato, ho sollecitato, ho stimolato, come unico risultato sono rimbalzata contro un muro di gomma. E allora che ci sto a fare? Come faccio ad occuparmi della comunicazione e dell'organizzazione se non mi vengono dati gli strumenti per poter lavorare? Questo mio sentimento so che è condiviso da molti che nel Pd di Lucera, ci credono ma la loro buona volontà viene quotidianamente frustrata dall'inazione e dall'incompetenza. Ne vale ancora la pena sbattersi? Forse sì, a patto che ognuno si assuma la sua responsabilità. È assai probabile che venga redarguita perché i panni sporchi si lavano in famiglia, ma come sapete non credo nella sacralità della famiglia”.

E in particolare sulle iniziative culturali, dopo averne organizzata una personalmente con l’invito ai sindaci delle precedenti capitali pugliesi, Calabria ha lamentato il fatto di “aspettarsi i contenuti e ritrovarsi puntalmente con i contenitori”, manifestando dissenso proprio sul fatto di non aver visto coinvolgimento nella formazione del programma fino a dicembre prossimo. Insomma, ci sono voluti mesi, ma qualcuno comincia a parlare e a rompere un silenzio su cui ha poggiato l’onnipotenza culturale e soprattutto politica di chi in realtà deve ancora dimostrare di essere all’altezza dell’impresa.

Ma anche stavolta c’è da aspettarsi che dal duo Giannetta-Dell’Aquila non arriveranno risposte pubbliche, anche se le dichiarazioni di Calabria sono state approvate sotto traccia da più di qualcuno, fuori e dentro la segreteria, specie da chi ha ammesso di essersi arreso all’evidenza sui metodi adottati nel dibattito interno. Qualcun altro, invece, lo ha fatto apertamente, come Gianni Finizio, anch’egli membro della segreteria e presidente della cooperativa di comunità alla quale è stata già “promessa” la gestione dei monumenti cittadini, così come detto direttamente da Pitta nell’ultima seduta di Consiglio comunale del 2024. Bisognerà attendere solo che maturino tempi e condizioni.

r.z.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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