22/02/2025 08:35:40

Lucera Capitale con il manuale Cencelli

Deve essere effettivamente servita la presa di posizione del consigliere comunale Davide Colucci che la scorsa settimana ha dato una bella strattonata all’organizzazione delle attività di Lucera capitale regionale della Cultura.
Dopo mesi di silenzio e segretezza, il coordinatore Pasquale Gatta e il sindaco Giuseppe Pitta, praticamente le uniche due persone che hanno messo bocca e preso decisioni su cosa fare e non fare, hanno cominciato a anticipare qualcosa sul programma che in effetti non è stato ancora reso noto, anche perché effettivamente non ancora definito. Ma questo è accaduto per i soli membri della sola maggioranza politica a Palazzo Mozzagrugno, e poi si è capito anche perché, visto che da quanto trapela l’approccio sembra essere stato lo stesso di un qualunque cartellone estivo o natalizio composto con la scientificità del manuale Cencelli, sebbene con cifre e importi decisamente moltiplicati, promettendo di fare arrivare il budget totale per questa operazione almeno fino al milione e mezzo di euro di soldi pubblici. Le indiscrezioni per il momento sembrano essere le conferma di qualcosa di già assodato: verranno premiati i soliti noti finora rimasti convenientemente silenzioni e acquattati (singoli o associazioni), l'immancabile dominus delle rievocazioni storiche, certe iniziative che non avrebbero attrattiva neanche imponendole o che in tempi normali godrebbero al massimo del patrocinio gratuito dell'ente, più qualche nome indicibile che si farebbe sempre in tempo a depennare.
Il Comitato dei Promotori, invece, dovrebbe allestire un proprio programma, finanziandolo per il denaro raccolto tra imprenditori e professionisti, da inserire poi nel calendario annuale, secondo un budget non ancora rivelato, e chissà se lo sarà mai.

A ogni modo, nelle ultime settimane dal Comune e dallo stesso Pitta sono arrivati diversi annunci “postdatati” sul piano delle iniziative da attuare in città per tutto il 2025, tanto che nemmeno alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano è stato possibile conoscere i dettagli di un cartellone di eventi che viene descritto come straordinario, grazie a un paio di eventi di richiamo nazionale le cui caratteristiche sono però ancora tutte da scoprire. Tuttavia bisognerà attendere il 6 marzo per una sorta di formale passaggio di consegne con Monte Sant’Angelo che l’anno scorso ha rappresentato la Puglia in questo ambito, e poi il successivo 15 per la vera e propria presentazione e inaugurazione, con la prevista presenza anche dei 29 Comuni dei Monti dauni che si sono uniti nella candidatura che aveva preso il via a luglio 2023, poi sfociata nel titolo regionale anche per assenza di altri concorrenti pugliesi. Quanto saranno effettivamente coinvolti è ancora tutto da vedere, anzi da fare, poiché i sindaci finora non hanno ricevuto alcuna richiesta di proposte concrete da sostenere. 
Quest’anno, comunque, la componente pugliese sarà di ben altro spessore anche numerico, perché alla finale nazionale di martedì prossimo a Roma saranno ben tre le pretendenti sulle dieci rimaste in gara: Gallipoli, Brindisi (che ha già fatto conoscere programma, investimenti e partner) e Alberobello che porta con sé anche Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare. 

Pitta è convinto che Lucera sarà “protagonista della scena culturale regionale, con eventi e iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, tra monumenti, luoghi e tradizioni. Siamo orgogliosi di poter rappresentare la Puglia, Lucera e i Monti dauni in un anno così significativo. Ci  prepariamo a un anno di eventi, scoperte e valorizzazione culturale, con l’obiettivo di mettere al centro la propria storia per proiettarsi nel futuro con rinnovato slancio”.
Nell’occasione ha voluto mettere in rilievo l’importanza degli investimenti destinati al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico della città: “L’anno della Capitale si apre con un intervento di assoluto rilievo: i lavori di valorizzazione dell’Anfiteatro Augusteo che raggiungerà circa 3.000 posti a sedere e sarà in grado di autosostenersi. Un altro traguardo significativo è rappresentato dal finanziamento ottenuto di un milione e 350 mila euro per il restauro del Teatro Garibaldi, un’opera che lasceremo in eredità alla nostra comunità”.

Quello che non dice Pitta, invece, è che proprio il Garibaldi arriva a questo importante anno di fatto chiuso e non fruibile per quasi tutto il 2025, né come contenitore di spettacoli né tanto meno come “monumento” da visitare, dopo oltre un anno di porte sbarrate a cause di ritardi e inerzie nella gestione delle carenze legate alla sicurezze degli spettatori da posizionare dei trenta palchetti. Da almeno una decina d’anni è andata avanti sterilmente una corrispondenza infinita tra uffici interni, Soprintendenza e ministero, finalizzata al momento solo a certificare che le barriere di protezione sono ritenute troppo basse per impedire un’eventuale caduta. A questa situazione si sono poi aggiunti deficit strutturali nel frattempo manifestati dal gioiello architettonico che si avvia verso i due secoli di vita, ideato da Luigi Oberty e costruito con fondi della comunità locale, così come accaduto per l’ospedale e altri importanti presidi cittadini. A ogni modo, sembra che il progetto abbia ricevuto consigli specifici da parte di Fabrizio Gifuni che ha sempre effettivamente tenuto al teatro, tanto da promuovere una rassegna invernale le cui sorti ora sono tutte da verificare. L’attore sarà sicuramente protagonista anche nelle attività di Lucera Capitale nei prossimi mesi.
Oltre al teatro, comunque, più o meno la stessa cosa sta accadendo con l’arena di epoca romana, chiusa da un paio di settimane e presumibilmente riaperta in primavera, ma senza che saranno stati portati a termine quegli interventi che promettono effettivamente il prezioso ampliamento della capienza di pubblico. 

Riccardo Zingaro
 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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