01/03/2025 10:14:33

Area interna, novità per governance e cultura

Dopo l’elezione del suo coordinatore Pasquale Marchese, sindaco di Castelluccio Valmaggiore, l’Area interna dei Monti dauni ha completato l’assetto della sua nuova governance, con la designazione dei componenti della Cabina di Regia, organismo consultivo che si occupa dei grandi temi di sviluppo del territorio.
Ne fanno Francesco Caserta, sindaco di Troia e vice coordinatore, che si occuperà di turismo, e gli altri colleghi sono Mario Simonelli di Orsara alla Cultura, Noè Andreano di Casalvecchio (e vice presidente regionale Anci) Green communities, ambiente e dissesto idrogeologico, Giovanna Santacroce di Volturino Mobilità e trasporti, Stefania Russo di Bovino per Istruzione e formazione, Antonio Beatrice di Biccari per Attività produttive e cooperative di comunità, a Vincenzo Zibisco di Volturara la delega al Parco dei Monti dauni, Pasquale Bizzarro di Deliceto per Transizione energetica.
Poi ci sono i consiglieri comunali: Lorenzo Piacquadio di Pietramontecorvino per Associazionismo e funzioni associate, Salvatore Miranda di Carlantino avrà competenza su Politiche giovanili, lavoro e sport, infine Pasquale Rigillo di Monteleone per Sanità e politiche sociali. 
Questo è il momento dell’accelerazione delle attività dopo oltre un anno di impasse gestionale e istituzionale, consistente soprattutto nell’avvio della interlocuzione con la Regione Puglia per l’acquisizione dei fondi della nuova programmazione, da condividere necessariamente con le altre quattro pugliesi riconosciute dalla legge: in Capitanata oltre ai Monti dauni c’è il comprensorio garganico (Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Monte Sant'Angelo e Vico), un altro sulla Murgia (Minervino, Poggiorsini e Spinazzola) e gli ultimi due nel Salento, suddivisi tra Alto (Avetrana, Manduria, Maruggio, Sava e Torricella) e Basso (Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce-Acquarica, Salve, Specchia, Taurisano e Tiggiano).

Intanto, una buona notizia arriva da Roma, perché è in dirittura d’arrivo l’approvazione del cosiddetto “Piano Olivetti” per le Aree interne, un pacchetto di misure per la valorizzazione del patrimonio culturale. Il Coordinamento Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani ha salutato il provvedimento con grande soddisfazione, dopo aver invocato da tempo una legislazione differenziata per le zone più disagiate del Paese, mirata a contrastare la crisi demografica e sociale. Nell’elenco delle attività possibili, figura una maggiore attenzione agli archivi storici e agli istituti culturali, veri custodi dell’identità locale e della memoria collettiva, il sostegno alla piccola editoria e alle librerie indipendenti, fondamentali per la diffusione della lettura e della cultura nelle comunità minori, lo snellimento delle procedure burocratiche per l’organizzazione di eventi culturali, soprattutto per quelli con meno di 2.000 partecipanti.
“Una rivoluzione che permette ai piccoli comuni di avere regole diverse rispetto alle grandi città – ha commentato il referente, Virgilio Caivano - in una logica di vera legislazione differenziata. Cultura significa identità, comunità e sviluppo. Oggi si apre una strada che deve essere seguita anche in altri settori per rilanciare l’economia. Se vogliamo davvero evitare la desertificazione del cuore del Paese, dobbiamo agire ora. Il Piano Olivetti è un punto di partenza, ma non può restare un caso isolato”.
E in effetti, l’auspicio sarebbe quello di allargare l’approccio anche in altri ambiti, come sanità scuole e formazione, infrastrutture e mobilità. 

r.z.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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