Incarichi comunali sotto la lente della minoranza

E’ volutamente polemico il nuovo intervento del gruppo consiliare di minoranza “Per Lucera” che ha preso spunto dalle dimissioni di Tonio De Maio da vice presidente della Provincia di Foggia. La sua decisione è stata motivata con la presa di distanza dalla gestione del presidente, Giuseppe Nobiletti anche sindaco di Vieste, soprattutto in relazione agli incarichi affidati direttamente a Palazzo Dogana, tra cui uno contestatissimo da 96 mila euro di durata triennale, a favore di Graziamaria Starace, assessora nel centro garganico e stretta collaboratrice di Nobiletti, tanto da essere la probabile “sua” candidata alle prossimo Regionali.
Il Partito Democratico e la lista civica “Con” (di cui fa parte De Maio) hanno fatto mancare il sostegno politico al vertice dell’ente, contestando proprio questo tipo di condotte ritenute scandalose.
Da qui l’affondo dei cinque consiglieri comunali lucerini Fabrizio Abate, Francesca Niro, Francesco Aquilano, Vincenzo Checchia, Raffaele La Vecchia che hanno colto l’occasione per ricordare quanto ha fatto e continua a fare Giuseppe Pitta a Palazzo Mozzagrugno.
“Apprezziamo il gesto del consigliere provinciale De Maio – è scritto in una nota - ma rimaniamo basiti e perplessi, chiedendoci perché lo stesso moto d'animo non lo abbia provato quando, da consigliere comunale a Lucera, ha visto il sindaco affidare in maniera diretta incarichi professionali ad amici molto stretti o ai loro parenti. Si veda il caso dell'incarico alla moglie dell'amico più fidato”.
Il riferimento è a Mafalda De Nicola, moglie di Michele Schiavitto, animatore, promotore politico e presentatore formale della lista “Pitta Sindaco”, alla quale è stato assegnato otto mesi fa, sulla base di una scelta strettamente fiduciaria, discrezionale e personale, un compito a tempo determinato, fino alla fine del mandato, finalizzato alla ricerca di finanziamenti del Pnrr, al monitoraggio del loro andamento progettuale e alla successiva e specifica comunicazione all’opinione pubblica. Un giorno sarà interessante leggere il resoconto di questa importante attività espletata con un trattamento economico da funzionario pubblico, ma nel frattempo non è l’unico caso citato dal gruppo consiliare.
“Oppure l'incarico professionale per il rifacimento delle strade comunali all'altro suo amico ingegnere – continua il documento - beneficiario anche di un ulteriore incarico professionale nello staff del Sindaco”.
Questa volta si tratta di Giovanni Di Croce, forte sostenitore di Pitta fin dalla campagna elettorale e in predicato di esserne poi assessore nella Giunta, circostanza poi non concretizzata, comunque redattore del progetto “StradaxStrada” per il quale ha svolto il compito in via quasi del tutto esclusiva, e successivamente è entrato a far parte del gruppo di tecnici selezionati nell’ambito del programma “Professionisti a Sud”, per il quale è stato fissato un compenso di 40 mila euro a fronte di 80 giornate di lavoro.
“A questi si aggiungono altre decine di incarichi sui quali stiamo approfondendo meticolosamente – concludono i consiglieri – ma ci si domanda se forse viga nel Comune di Lucera un'altra legge morale che detta in maniera diversa l'opportunità politica di fare determinate scelte. Domande legittime che, purtroppo, temiamo rimarranno senza risposta”.
r.z.
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