11/03/2025 09:27:32

Decesso per peritonite, tre medici condannati

Se si sarà trattato di un caso di malasanità, bisognerà presumibilmente attendere il pronunciamento della Cassazione. Per ora invece sono due i fatti certi: la condanna in primo grado di tre medici in servizio alla clinica Villa Igea di Foggia per omicidio colposo, e la morte della signora Lucia Alba Disilluso, il cui decesso avvenne il 1° giugno 2018.
Ne dà notizia la Gazzetta del Mezzogiorno, rievocando quindi una vicenda di quasi sette anni fa, riguardante una donna che spirò al Policlinico Riuniti, dopo essere stata trasferita d’urgenza dalla struttura di Via Vittime Civili.
Il giudice monocratico ha condannato a 6 mesi il dottor Giuseppe Trincucci e a 4 mesi i colleghi Mariangela Accettulli e Alessandro Toma, per tutti con pena sospesa, riconoscendo le argomentazioni della procura e le richieste delle parti civili rappresentate dagli avvocati Raul Pellegrini e Michele Vaira.
Gli imputati potrebbero risarcire i danni da quantificare in un eventuale procedimento di natura civile, ma nel frattempo respingono le accuse, secondo quanto riferito dal collegio difensivo composto da Gianluca Ursitti, Guido De Rossi, Gildo Russo e Valentina Lucianetti, i quali hanno sostenuto che non ci sia stata colpa medica né ritardo nella diagnosi, anche perché non c’erano sintomi specifici. Hanno già preannunciato ricorso in appello. 

La paziente venne ricoverata dieci giorni prima alla Neurologia di Villa Igea per “gravi disturbi alimentari”, ma le sue condizioni sarebbero progressivamente peggiorate, fino alla morte per peritonite avvenuta però nel grande ospedale del capoluogo, dove era giunta ormai in shock settico con sindrome da insufficienza multiorgano secondari, nonostante un intervento chirurgico a cui fu sottoposta, con terapie farmacologiche connesse.
Secondo il pubblico ministero, ciascuno per il suo ruolo, i tre professionisti avrebbero omesso di effettuare verifiche strumentali o esami di laboratorio per indagare meglio il quadro clinico da cui sarebbe potuta emergere la perforazione intestinale che poi si è rivelata fatale.

Red. 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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