Sintomi e conseguenze della denutrizione

Quando si parla di denutrizione, si fa riferimento a quella particolare condizione patologica caratterizzata da una nutrizione insufficiente.
A differenza della malnutrizione, che si verifica a causa di una dieta inadeguata (con relativa carenza o eccesso di sostanze essenziali), la denutrizione si protrae per un lungo periodo di tempo. Può verificarsi per un malassorbimento dei nutrienti, per patologie presenti (gastrointestinali, endocrine, infettive o degenerative) oppure per un’inadeguata assunzione di nutrienti involontaria, generalmente associata a situazioni di povertà, conflitti o emergenze sanitarie.
In questo caso, si parla di denutrizione primitiva, una problematica che riguarda ancora milioni di persone in tutto il mondo (soprattutto bambini) e che molte Organizzazioni Umanitarie cercano di risolvere tramite interventi mirati. Ad esempio, Medici Senza Frontiere adotta un approccio preventivo, distribuendo prodotti nutrizionali e gestendo programmi nutrizionali con l’obiettivo di permettere alle persone di ricominciare a prendere peso e compensare gli alimenti mancanti.
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Quali sono i principali sintomi della denutrizione
La denutrizione ha sintomi molto precisi, anche se in un primo momento può essere scambiata per altre condizioni o essere sottovalutata, soprattutto quando avviene per cause interne al proprio organismo.
Questi sintomi, pur variando a seconda della gravità e alla durata della condizione, includono ovviamente la perdita di peso progressiva come segno più evidente, con la riduzione della massa corporea e in particolare di quella muscolare, seguita da debolezza e affaticamento per la mancanza di nutrienti essenziali (proteine, vitamine e minerali), che abbassano l’energia a disposizione.
Un altro sintomo è legato a tutta una serie di disturbi che compaiono, come problemi immunitari (febbre, infezioni, malattie respiratorie e gastrointestinali, ecc.) e alterazioni cutanee, in primis la caduta dei capelli e la formazione di cute secca che si rompe facilmente.
Infine, soprattutto nei bambini e negli adolescenti, la denutrizione provoca un ritardo evidente e visibile nella crescita fisica e nello sviluppo cognitivo, con conseguenze a lungo termine.
Quali sono le conseguenze della denutrizione
La denutrizione porta prima di tutto alla perdita di peso, tono e massa muscolare e alla comparsa di disturbi di lieve e media entità.
Se non si interviene, questi disturbi possono aggravarsi rapidamente, con la riduzione della funzionalità organica di cuore e reni e con un impatto negativo sul sistema immunitario. Questo indebolimento rende difficile il superamento di malattie comuni, oltre ad aumentare il rischio di sviluppare infezioni, patologie acute e croniche, ansia e depressione.
Nel lungo periodo, la denutrizione diventa una problematica rischiosa, che va a influenzare la qualità e a ridurre l’aspettativa di vita, portando in alcuni casi anche alla morte.
Come prevenire e curare la denutrizione
Contrastare la denutrizione, soprattutto nei Paesi più poveri e in tutte quelle zone in emergenza a causa di guerre, epidemie e disastri naturali, è di cruciale importanza. Lo si può fare tramite interventi concreti e mirati che danno accesso a cibo di qualità per combattere la fame e, nei casi più gravi, alla rialimentazione graduale per aiutare l’apparato digerente a riattivare a pieno le sue funzioni.
Non solo: è necessario anche un approccio multidisciplinare che preveda educazione alimentare, campagne di sensibilizzazione per diffondere informazioni corrette sull’alimentazione, screening e monitoraggi continui e supporto medico e nutrizionale. Si tratta di azioni urgenti, in quanto secondo i dati attualmente sono circa 2,8 miliardi di persone nel mondo a non potersi permettere una dieta adeguata, causando malnutrizione che include denutrizione e carenze di micronutrienti.
Il problema si aggrava ulteriormente a causa di crisi prolungate derivanti da conflitti, eventi meteorologici estremi e shock economici, che compromettono i sistemi agroalimentari.
Red.
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