Più attenzione regionale all'emergenza idrica

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione relativa all’emergenza idrica della provincia di Foggia, con cui è stato chiesto alla Giunta di dichiarare lo stato di emergenza e attivare tutte le risorse necessarie per affrontarla a livello infrastrutturale e operativo. Il documento era stato presentato dai consiglieri Antonio Tutolo e Rosa Barone, con cui è stato anche chiesto di intercedere con il Governo nazionale affinché si provveda ad investire nella realizzazione e nel potenziamento degli impianti già presenti sul territorio, e si finanzino i progetti finalizzati al rafforzamento della rete di distribuzione dell'acqua, il miglioramento della resilienza dei bacini idrici, la realizzazione di nuovi presidi di depurazione e trattamento delle acque reflue, e la promozione dell'adozione di sistemi di irrigazione a basso consumo per le aziende agricole, oltre a un maggiore sostegno alle imprese del settore che stanno affrontando difficoltà a causa della scarsità d'acqua.
In particolare, i progetti richiamati riguardano Piano dei Limiti a valle della diga di Occhito che potrebbe aumentare la capacità di stoccaggio di ulteriori 53.000.000 di metri cubi, espandendo l'area irrigua di 25.000 ettari e consentendo, al contempo, una più facile manutenzione delle bocche di scarico della vecchia diga, che da tempo necessita di questo intervento.
Ma anche l'invaso di Palazzo d'Ascoli sarebbe in grado di accumulare ulteriori 80.000.000 di metri cubi di acqua, ampliando l'area irrigua di altri 40.000 ettari di terreni agricoli. Inoltre, l'implementazione di piccoli invasi sui pendii dell'appennino dauno, in località Rio Salso e Marina Cerasa, contribuirebbe ad aumentare la disponibilità idrica nel territorio.
Tutti interventi questi, volti a migliorare il recupero e l'utilizzo delle acque reflue nei principali comuni della zona che potrebbero permettere di irrigare la quasi totalità dei terreni con caratteristiche morfologiche favorevoli all’irrigazione. Infine, esiste un progetto preliminare per l'interconnessione idrica con il Molise, che prevede il trasferimento di circa 50.000.000 di metri cubi dalle dighe del Biferno e del Fortore alla diga di Occhito, sebbene questi volumi siano superiori ai fabbisogni idrici del Molise, in Puglia potrebbero essere utilizzati per irrigare circa 25.000 ettari di terreni agricoli.
Un’altra mozione presentata da Fabio Romito e Michele Mazzarano ha impegnato la Giunta a predisporre, in collaborazione con Acquedotto Pugliese, un piano straordinario per la manutenzione e l'efficientamento della rete idrica, finalizzato alla riduzione delle perdite e al miglioramento della distribuzione delle risorse, in modo tale da superare le criticità delle infrastrutture esistenti. È stato chiesto pure di promuovere l'adozione di tecnologie innovative per il riuso delle acque reflue depurate e la desalinizzazione a fini irrigui, attraverso la collaborazione con enti di ricerca e aziende specializzate, oltre a sistemi e tecniche di irrigazione di precisione che consentano di regolare le portate e di ridurre inutili sprechi.
La Giunta dovrebbe poi istituire un tavolo tecnico permanente con la partecipazione di Aqp, enti locali, associazioni di categoria, università e rappresentanti del settore idrico, per monitorare la situazione e individuare soluzioni a lungo termine; sostenere la creazione di nuovi invasi e il potenziamento di quelli esistenti, per aumentare la capacità di accumulo e garantire una maggiore resilienza alle emergenze idriche.
Tra le azioni necessarie figurano inoltre l’incentivazione della ricerca e dello sviluppo di soluzioni innovative per la riduzione dei consumi e il miglioramento della qualità dell'acqua e di campagne di sensibilizzazione rivolte a cittadini, imprese e istituzioni, promuovendo l'uso consapevole e responsabile dell'acqua, attraverso percorsi educativi nelle scuole e iniziative di comunicazione pubblica.
Red.
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