Il Pd riparte (più largo) da Di Matto

Più che un congresso locale è sembrato un consiglio comunale allargato, visto che sono stati presenti e hanno addirittura preso la parola quasi tutti i soggetti politici operanti in questo momento storico in città, sia partiti che movimenti civici, di tutti gli schieramenti, avversari dichiarati compresi.
L'elezione scontata, e anticipata da Luceraweb una settimana fa, di Ivano Di Matto come nuovo segretario del Partito Democratico, per il quale non c'è stato nemmeno bisogno di far votare materialmente la cinquantina di tesserati aventi diritto, è servita anche per fare vedere che il suo ruolo di “federatore” del dibattito interno in realtà ha assunto anche una valenza esterna, con la capacità di attirare tutte le componenti politiche, elegantemente invitate.
Non è un fatto scontato, in effetti non si vedeva da anni un tale fair play e riconoscimento istituzionale allargato anche alle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, e quindi l'arrivo dell'avvocato lucerino (che comunque faceva già parte della direttivo provinciale) promette di far registrare un diverso approccio nelle cose che riguardano la gestione delle problematiche riguardanti la comunità, con un occhio lanciato apertamente fino ai Monti dauni.
E alla serata sono intervenuti anche rappresentanti dem di altri circoli di Capitanata, i due colonnelli Pd a livello regionale, cioè l'assessore alla Sanità Raffaele Piemontese, e il capogruppo Paolo Campo, oltre a dirigenti di Foggia (come l'assessore comunale Davide Emanuele) e di altri centri della provincia, senza contare il saluto del sindaco Giuseppe Pitta, affiancato da altri membri della sua coalizione Palazzo Mozzagrugno.
Quali risultati riuscirà a ottenere Di Matto, che ha rivendicato la sua estrazione socialista, e quale direzione prenderà il partito, è ancora presto per dirlo, mentre due sono le cose certe finora: è stato lui stesso a proporre e ottenere per il suo predecessore Ernesto Giannetta la carica di presidente dell'assemblea degli iscritti, e poi nella stessa giornata di sabato affatto casualmente ha clamorosamente aderito anche la consigliera comunale Antonella Matera, eletta nella lista degli Agricoltori, con un passato di sette mesi in maggioranza dove quindi si appresta a tornare, portando a tre il numero dei componenti del gruppo consiliare.
“Dobbiamo raccogliere le inclinazioni di tutti i riformisti – ha detto il neo segretario nel suo intervento programmatico – prendendo come modello quello della Regione Puglia. Del resto, il centro-sinistra è quello dove sta il Pd e personalmente considero positivamente l’ingresso nella maggioranza al Comune avvenuta quattro anni fa, perché il nostro finora è stato un contributo leale e reputo sempre importante quello che possono aggiungere le forze civiche che stanno con noi. Dobbiamo cercare i meriti e riconoscere i bisogni della gente, attrarre i talenti per fare crescere la nostra città, dando risposte concrete agli ultimi e anche ai penultimi. Ho ricevuto grande attenzione e ora non dobbiamo sciupare questo patrimonio”.
Nell’occasione è già entrato nel merito di alcuni grandi temi del dibattito politico attuale: “Su Lucera Capitale stiamo svolgendo un ruolo responsabile, le polemiche sono fisiologiche ma anche alcune correzioni sono opportune. Sul Piano sociale di zona va dato interesse particolare, senza vanificare le necessità che arrivano dai Monti dauni, favorendo un maggiore dialogo con la Regione. La questione urbanistica è da rivedere in alcuni aspetti, partendo dallo spostamento della cubatura destinata a quel progetto fallimentare dei 13 ettari su Via Biccari, e magari concentrarsi di più sulla situazione del centro storico. L’ospedale è ovviamente fondamentale per i cittadini, per cui vanno messe al centro le esigenze dei pazienti e degli operatori. Infine sul tribunale rilevo che la mancata manutenzione ordinaria degli ultimi anni oggi comporta interventi straordinari sull’immobile che quindi poteva essere pronto prima per eventuali riaperture”.
r.z.
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