16/04/2025 07:58:57

Come va la raccolta Raee in Puglia

Dal rapporto regionale del Centro di coordinamento Raee emerge che lo scorso anno i volumi complessivi pugliesi si sono consolidati a 18.101 tonnellate (+0,7%), ma hanno performato meno della media Italia (+2,5%). Il dato pro capite migliora e la regione sale al terzultimo posto a livello nazionale. La provincia di Lecce mantiene il primato per raccolta pro capite e risulta particolarmente virtuosa nella raccolta di televisori e piccoli elettrodomestici. Ultimo posto a livello regionale e nazionale invece per Barletta Andria Trani la cui raccolta è nettamente inferiore alla media del Paese in tre dei cinque raggruppamenti in cui vengono raccolti i rifiuti elettronici. La Puglia si conferma ottava per volumi complessivi. 

Il Centro di coordinamento Raee è l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione, e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. 
In termini di raccolta pro capite, l’incremento dell’1,5% si traduce in 4,65 kg per abitante, valore ancora distante dalla media italiana (6,07 kg/ab), ma che fa guadagnare una posizione alla regione, classificandola terzultima nella graduatoria nazionale. 
Il rapporto evidenzia che la crescita dei volumi regionali è stata frenata dalla flessione a doppia cifra (-10,6%) di Tv e monitor (R3) che è però da considerarsi ancora fisiologica al pari dell’andamento nazionale (-10,9%).
Crescono invece tutti gli altri raggruppamenti a partire da piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che con il +8,2% sale a 3.639 tonnellate, 277 in più rispetto al 2023. Seguono grandi bianchi (R2), che registra una crescita del 3,9% per un totale di 4.467 tonnellate, e freddo e clima (R1) la cui raccolta raggiunge le 6.209 tonnellate in forza di un incremento dell’1,8%. Cresce infine dell’1% sorgenti luminose (R5) che si attesta a 93 tonnellate.

L’analisi della raccolta a livello di singole province mostra che sono solo due le province a crescere nel corso del 2024. Si tratta di Bari, la cui raccolta incrementa del 4,2% e sale a 6.215 tonnellate, confermandola prima per volumi raccolti a livello regionale. Più contenuto (+1,3%) l’aumento della provincia di Foggia la cui raccolta raggiunge le 1.729 tonnellate.
Performance negative o stabili per tutte le restanti province pugliesi.
Brindisi e Lecce sono le uniche ad avere un dato pro capite superiore al valore medio italiano. Bari è terza classificata, tutte le altre hanno valori al di sotto dei tre kg. 

La normativa Raee prevede che la raccolta dei rifiuti tecnologici sia di competenza dei Comuni, i quali devono mettere a disposizione dei cittadini le isole ecologiche, sia dei punti vendita che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche. Se si analizza la raccolta regionale dal punto di vista della rete di raccolta, emerge che in Puglia quasi l’80% della raccolta viene portato presso i centri comunali (CdR), il resto presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). Questa incidenza non è però identica in tutte province: se nella Bat i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, in quella di Bari gli abitanti consegnano il 30,2% dei propri Raee ai retailer di elettronica di consumo.

“Nel 2024 la Puglia compie lo sforzo necessario per mantenere la situazione stabile rispetto al 2023 senza però riuscire a favorire una vera e propria crescita dei volumi. Ne deriva che tre province continuano a non raggiungere neanche la metà del dato pro capite medio nazionale e che solo quella di Lecce conferma un risultato soddisfacente – è il commenta di Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di coordinamento Raee – e le raccolte di apparecchi sia di grandi sia di piccole dimensioni sono nettamente inferiori rispetto alla media italiana. La principale conseguenza per Comuni e retailer è la perdita di risorse economiche, nell’ordine di alcuni milioni di euro, che questi soggetti responsabili della raccolta potrebbero ricevere in termini di premi di efficienza ritirando maggiori quantitativi. È quindi essenziale, anche alla luce delle recenti disposizioni normative per gli operatori della distribuzione, che le istituzioni si impegnino ad organizzare momenti formativi loro dedicati, a cui far seguire controlli serrati da parte delle autorità preposte volti a contrastare seriamente gestioni illecite. Solo in questo modo è possibile aumentare le occasioni di conferimento e di sensibilizzazione dei cittadini e tutte le province possono affrontare la sfida, più o meno ambiziosa, di avvicinarsi al target di raccolta definito dall’Unione Europea”.  

Red. 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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