10/04/2025 10:18:33

Cittadinanze onorarie a Castelluccio Valmaggiore

Sabato di festa e celebrazioni quello scorso a Castelluccio Valmaggiore, dove l’Amministrazione comunale ha conferito sette cittadinanze onorarie ad altrettante personalità italiane e straniere, con una cerimonia al Comune e nei luoghi simbolo del borgo.
Tra i primi figurano Carmine Grassi e Andrea Grassi, questori rispettivamente di Cuneo e Caserta, entrambi originari del posto. E poi a Michele Todisco, già questore di Pesaro e originario della vicina Celle di San Vito; a Giambattista Pezzullo, appuntato scelto dei carabinieri conosciuto e stimato in paese per aver prestato servizio presso la Stazione di Faeto.
Gli ospiti internazionali sono stati invece Baiju Thittala, il sindaco di Cambridge, Abdul Kayum Arain, cappellano musulmano presso l’Anglia Ruskin University di Cambridge, e Robert Dryden, membro del consiglio comunale della città britannica.
Proprio tra Castelluccio e Cambridge si è consolidato un forte legame nel nome del dialogo, dell’incontro tra culture e di un’amicizia sincera.

“Non è solo un atto formale, ma un segno tangibile di stima e di legame con la nostra comunità - ha detto il sindaco, Pasquale Marchese – e ogni persona insignita ha contribuito, con il proprio operato, a costruire ponti tra realtà diverse, promuovendo valori di giustizia, solidarietà e impegno civile. La nostra comunità ha sempre fatto dell’ospitalità e del senso di appartenenza i suoi pilastri fondamentali, e oggi riaffermiamo con forza questi principi, accogliendo nuovi cittadini onorari che ci doneranno esperienze e valori in grado di arricchire il nostro tessuto sociale e culturale”.

Al termine della cerimonia, c’è stata l’inaugurazione del nuovo presidio dei carabinieri, alla presenza del comandante provinciale, colonnello Michele Miulli e del vice presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, seguita da un corteo verso il Monumento ai Caduti dove sono stati deposti una corona d’alloro e un cuscino di fiore con i colori della bandiera indiana, in memoria dei soldati caduti. “Ricordare il passato è un dovere morale e civile – ha aggiunto Marchese – per cui onoriamo chi si è battuto per un futuro migliore, con la consapevolezza che la memoria è il fondamento su cui costruire un domani più giusto”.

Red. 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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