13/04/2025 19:56:44

Niente da fare, il gabbiotto andrà al suo posto

Tocca precipitarsi a fare le ultime fotografie dello straordinario borderline che regala il versante est delle mura del castello di Lucera, con sullo sfondo la Torre della Leonessa. Con l’affidamento dell’incarico per il collaudo tecnico del progetto, e la successiva rimodulazione del quadro economico da cui risulta un risparmio di 4.425 euro, al Comune di Lucera hanno dato un’accelerata alle procedure di attuazione del finanziamento del Gal Meridaunia che ha messo a disposizione 252 mila euro (6 mila sono a carico dell’ente) per riqualificare il sistema di accoglienza turistica alla fortezza svevo-angioina. Si è manifestato il rischio concreto di perdere le risorse senza un completamento del percorso entro il prossimo 30 aprile.
Il dossier risulta aperto da almeno due anni, con un brusco rallentamento (causato soprattutto da un dichiarato ma vanificato ripensamento) a proposito della collocazione del famigerato gabbiotto destinato a biglietteria e primo contatto con i visitatori. Il manufatto in vetro e acciaio è pronto da tempo, la fornitura di arredi e materiale informatico è stata già completata, ma l’individuazione negli immediati pressi di Porta Lucera aveva provocato forti proteste, avviate spontaneamente, poi incanalate soprattutto dall’Associazione “Lucera non tace”, con successive adesioni di altri sodalizi e una raccolta firme che ha superato le 500 unità.
“Cancellerebbe per sempre la prospettiva più suggestiva di tutta l'area e l'immagine più iconica dell'intero monumento, la prima che si vede oltrepassando il ponte e che rischierebbe di essere occlusa per sempre. La fortezza è il monumento simbolo di Lucera, che nobilita la nostra città e la nostra comunità rendendola unica nel panorama italiano ed europeo. La sua rara potenza metafisica appartiene a tutti, per cui la nostra attenzione è quanto mai vigile sul nostro patrimonio culturale, specie in questo anno speciale”.
Era questo sostanzialmente il testo del dissenso per l’oggettivo deturpamento della visuale che quindi non verrà scongiurato, perché nel frattempo la soluzione alternativa di quella rientranza tra il Palatium federiciano e Porta di Castel Fiorentino non ha trovato adeguata accoglienza anche negli uffici della Soprintendenza dove pure era stata portata, magari attingendo dal quel gruzzolo di 100 mila euro stanziato dal Consiglio regionale a dicembre scorso (destinato a operazioni archeologiche sul posto, su indicazione di Antonio Tutolo) in caso di eventuali e ulteriori necessità economiche.

Tutto resterà come da previsione, quindi, con buona pace di ogni esigenza estetica che era stata invocata anche dall’allora sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi che conosce benissimo Lucera. Alla fine, se non altro, questo è solo un altro ottimo esempio di come molto spesso si guardi molto ai rendering digitali e poco alla rispondenza reale, come del resto già viene confermato da modifiche e arredo urbano di numerosi luoghi centrali e periferici della città.

Riccardo Zingaro

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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