A Troia la minoranza è sulle barricate

Nel Consiglio comunale di martedì sera, il gruppo consiliare “democratici Insieme” ha attuato la protesta della sciopero della parola, in aperto dissenso con l’atteggiamento ritenuto inaccettabile da parte del sindaco Francesco Caserta e la sua Amministrazione in carica da meno di un anno.
Il suo predecessore Leonardo Cavalieri, assieme ad Antonella Capozzo, Vincenzo Capuano e Sara Crucinio, continuano a denunciare da settimane una situazione definita insostenibile, provocando comunque la reazione del primo cittadino che si è rivolto al prefetto, lamentando eccessivo ostruzionismo e argomentazioni inappropriate su ogni singolo atto deliberato e approvato.
“Non vogliamo essere complici di un’Amministrazione che ha smarrito il senso del confronto democratico e del rispetto istituzionale – hanno scritto i quattro – per cui ecco le ragioni del nostro silenzio: ci sentiamo mortificati nel nostro ruolo di consiglieri comunali, sistematicamente ignorati e non ascoltati, nell’aula è stato impedito a un consigliere di parlare, violando il principio basilare del dibattito democratico; non riceviamo gli atti e le documentazioni nei tempi e nei modi previsti dalla legge; le richieste di documenti importanti e scomodi restano puntualmente inevase; gli atti deliberativi sono generici, opachi e privi di trasparenza, impedendo alla cittadinanza di comprendere l’azione amministrativa; il sindaco continua a portare avanti un’azione inconcludente e clientelare, e si è rivolto una consigliera con le parole ‘tanto meno da lei’, dimostrando egli stesso la mancanza di rispetto verso il ruolo istituzionale della minoranza; attendiamo anche noi il parere del Prefetto, in quanto abbiamo il dovere di vigilare sull’operato amministrativo e di garantire l’equilibrio democratico, come previsto dalla nostra Costituzione”.
Red.
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