Occupazione in aumento in provincia

Tra il 2023 e il 2024, la provincia di Foggia ha registrato un aumento degli occupati pari al +4,3%, quasi il triplo rispetto alla media nazionale (+1,5%). lo riferisce la Camera di Commercio che parla di “risultato straordinario che dimostra la capacità del territorio di generare opportunità occupazionali anche in una congiuntura economica complessa”.
Per le previsioni del secondo trimestre 2025, le entrate di lavoratori dovrebbero aumentare del +12,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, a fronte di una crescita nazionale ben più modesta (+1,9%).
“Si tratta di un dato che conferma non solo l’espansione del mercato del lavoro locale, ma anche la sua dinamicità stagionale – è la tesi da Via Protano - legata in particolare all’avvio di attività nei settori agricolo, turistico e dei servizi connessi alla stagione primaverile ed estiva. Questo andamento, pur influenzato dalla ciclicità, evidenzia comunque una performance nettamente superiore alla media italiana, frutto della vitalità di alcuni comparti chiave e della buona tenuta del tessuto produttivo territoriale”.
Sempre da gennaio a marzo scorsi, secondo i dati elaborati da Unioncamere e InfoCamere, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese in Capitanata si è attestato a -123 unità, con un tasso di variazione complessivo di -0,18%, in miglioramento rispetto al -0,21% registrato nello stesso periodo del 2024.
A livello nazionale, il trend risulta invece positivo: dopo una perdita di -10.951 imprese nel primo trimestre del 2024, nel 2025 il saldo è sceso a -3.061 unità, con un tasso di variazione dello stock pari a -0,05%, il terzo dato meno negativo degli ultimi dieci anni.
L'analisi delle diverse forme giuridiche registra una crescita delle società di capitale con un incremento del +1,11%. In controtendenza, le ditte individuali e le società di persone segnano una flessione. Le prime, pur con una perdita di -273 unità, hanno un impatto meno significativo grazie alla loro numerosità. Le seconde, invece, subiscono una flessione più preoccupante, con un tasso di crescita negativo del -0,69%, segnalando le crescenti difficoltà che queste imprese stanno affrontando in un contesto economico sfidante.
Un elemento critico, tuttavia, riguarda le esportazioni: tra il 2023 e il 2024, la provincia ha registrato una flessione del -13,8%, dato nettamente peggiore rispetto alla media nazionale del -0,4%.
Sul piano settoriale, emerge una maggiore dinamicità nel settore dei servizi, che sta mostrando una resistenza superiore rispetto ai settori tradizionali come il commercio e la manifattura, che continuano a risentire di un ambiente economico meno favorevole e minore capacità penetrativa sui mercati esteri.
Red.
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