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I 100 anni di nonna Angela

Ci sono persone che con la loro presenza illuminano la vita degli altri. Angela, la mia mamma, è una di queste. Il 30 aprile ha spento 100 candeline, e il cuore di tutta la famiglia si è riempito di gratitudine e meraviglia.
Un secolo fa nasceva una bambina che, senza saperlo, avrebbe costruito un mondo d’amore attorno a sé. Con le sue mani ha cucito abbracci, preparato piatti che profumavano di casa, asciugato lacrime e seminato sorrisi. Con il suo cuore ha amato senza riserve, con la sua voce ha raccontato storie che ci hanno fatto sognare, e con il suo esempio ci ha insegnato cosa significa essere forti, gentili e generosi.
Angela non è solo una mamma e non è solo una nonna, è la colonna su cui si è costruita una famiglia. Nei suoi occhi brillano ancora la dolcezza dell’infanzia e la saggezza di una vita piena. Ogni ruga è una poesia, ogni parola un tesoro.
Festeggiarti è stato un onore, ma soprattutto è un dono. Perché cento anni vissuti con il cuore aperto sono un miracolo raro. E tu, cara mamma, sei il nostro piccolo, grande miracolo.
I festeggiamenti, per riguardo alla sua salute, si sono concentrati in casa con la gioiosa e piacevole compagnia di un un nutritissimo numero di persone.
La presenza dell’assessore Maria Angela Battista, in rappresentanza del sindaco, e del parroco don Rocco Coppolella, hanno reso particolarmente solenne la ricorrenza.
Una targa celebrativa del Comune di Lucera, a ricordo dell’evento, le è stata consegnata e, con la benedizione del parroco, si è dato inizio ai festeggiamenti.
La coreografia ha reso gioiosa la celebrazione.
I numerosi bouquet di fiori, i colorati vassoi di dolciumi e una meravigliosa torta, insieme agli innumerevoli messaggi augurali hanno arricchito la serata.
Sul volto di mamma sono apparsi evidenti i segni di una immensa emozione coniugata ad una gioiosa partecipazione.

Gli immancabili discorsi di noi figli hanno disegnato sul suo volto uno stato d’animo di estrema commozione.
La sua felicità è stata per noi la soddisfazione più grande ed il giusto coronamento dell’eccezionale evento.
Un ultimo augurio è che questa sua felicità continui ad essere un segno distintivo per il proseguo della sua vita accanto a noi.
Buon compleanno, mia adorata mamma, con tutto l’amore che hai donato… e che è tornato a te, moltiplicato.

La sua vita è stata una sequela di eventi dolorosi che l'hanno vista crescere senza il padre perso in tenera età. Sin da piccola ha dovuto fare i conti con lavori pesanti che l'hanno accompagnata per tutta la sua vita. La sua numerosa famiglia, sette figli, è stata sempre il suo rifugio. Ha perso giovanissimo il fratello Domenico in guerra, che ha lasciato un segno profondo lungo tutto il suo percorso di vita. Il suo matrimonio con papà Fedele Favia è stato un punto di svolta che ha arricchito tutta la sua nuova famiglia. Doti umane eccezionali sono state fonti inesauribili per i suoi figli e per quanti l'hanno frequentata. Ha fatto del suo amore l'arma vincente per conquistare il cuore di tutti. Donare è stato il suo verbo preferito. E continua a farlo, nonostante la vita l'abbia messa non poche volte con le spalle al muro. Il dolore più grande l'ha ricevuto con la scomparsa prematura di due figli, dapprima Lorenzo nel giugno del 1990 e dopo Lucia, nel marzo del 2004. Nel 2014, dopo una lunga malattia, è scomparso mio padre, che lei ha accudito con amore e devozione fino alla fine. Seppur con il cuore in frantumi, ha continuato a donarci il suo amore di madre e nonna. Lei è un raro esempio di umiltà, che traspare da ogni suo gesto, dalle sue parole e persino dai suoi meravigliosi occhi verdi. Il suo AMORE è la nostra forza, il suo sorriso, la nostra luce.
Rosa

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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