05/05/2025 10:07:40

Tutolo invoca la sanatoria dei pozzi agricoli

Nell’ultima seduta del Consiglio regionale, Antonio Tutolo aveva presentato un emendamento in tema di contrasto alla siccità: dare la possibilità temporanea di sanare i pozzi esistenti per permettere agli agricoltori di irrigare le loro colture. La proposta non è stata votata per mancanza del numero legale.
“Mi dispiace profondamente perché credo che in momenti di crisi come questo, la politica debba dare risposte concrete e immediate – ha commentato il capogruppo di “Per la Puglia” – e non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla disperazione di chi rischia di perdere il lavoro e le coltivazioni per mancanza d'acqua. Ritenevo quel provvedimento fondamentale per affrontare l'emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio i nostri agricoltori, in particolare nella provincia di Foggia. Purtroppo, molti miei colleghi non ne hanno compreso l'urgenza e l'importanza e se ne sono semplicemente andati: sono usciti dall’aula, infischiandosene del problema e del destino di famiglie la cui sopravvivenza economica in molti casi dipende da questi raccolti. Un gesto di irresponsabilità che grida vendetta nei confronti di chi oggi lotta per non perdere tutto. Del resto, non si tratta di nuove costruzioni abusive, ma di pozzi spesso realizzati decenni fa. La situazione è drammatica: ci sono agricoltori che hanno le colture in campo ma non possono irrigarle perché, giustamente, l'Enel chiede la concessione per allacciare l'acqua. Ma senza la possibilità di regolarizzare temporaneamente questi pozzi, l'allaccio non avviene. Il mio emendamento non richiedeva copertura finanziaria, ma solo un atto di buon senso per dare un piccolo sollievo a chi sta vivendo un vero dramma. Nonostante questa battuta d'arresto, voglio assicurare che non mi fermerò e continuerò a insistere affinché questa problematica venga affrontata con la serietà che merita. Ho fatto il possibile in aula e continuerò a far sentire la voce di chi ha bisogno”.

La conferma indiretta arriva anche da Coldiretti Puglia che ha preso ancora una volta posizione sul tema, ricordando che attualmente nelle dighe di Capitanata c’è solo il 34% dei volumi autorizzati rispetto al 2024, cioè 113 milioni di metri cubi rispetto ai 194 di un anno fa. Non a caso, Occhito resta chiusa per l’irrigazione, mentre il 15 maggio inizierà l’erogazione nel comprensorio sinistra Ofanto di 600 metri cubi ad ettaro, quantitativi considerati esigui da irrigazione di soccorso. 
“Su tutto il Tavoliere, la cumulata di pioggia in aprile è stata generalmente inferiore ai 20 millimetri, cioè dimezzata rispetto alla media, così come sul versante pugliese dei Monti dauni (-70% sulla media), le precipitazioni nel mese di aprile sono state molto scarse, secondo il Centro Funzionale Decentrato Protezione Civile Puglia, non consentendo ai corpi idrici, già profondamente stressati, di ricaricarsi per dare quantomeno inizio alla stagione irrigua”, è la rilevazione di Coldiretti che teme ora soprattutto per la campagna del pomodoro, anche in termini di trasformazione del prodotto. Secondo quanto riferito, è stato raggiunto un accordo tardivo nel bacino centro-sud Italia che ha lasciato l’amaro in bocca sul fronte prezzi.
“Oggi l’acqua piovana va a finire nei 230 mila chilometri di canali lungo il Paese e finisce nel mare – è la conclusione – e in questo modo perdiamo per sempre dell’acqua dolce, che invece potrebbe rivelarsi utile in momenti di siccità. Coldiretti, con l’Associazione nazionale delle bonifiche, ha elaborato un progetto per la realizzazione di un sistema di bacini di accumulo con sistema di pompaggio che consentirebbe di garantire riserve idriche nei periodi di siccità ma anche di limitare l’impatto sul terreno di piogge e acquazzoni sempre più violenti che accentuano la tendenza allo scorrimento dell’acqua nei canali asciutti”.

Red. 

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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