Lo scandalo dell’asilo nido è irrisolvibile

Per una palestra che non vede la luce a distanza di sei anni dall’aggiudicazione dell’appalto, c’è un altro scandalo legato all’infanzia per il quale non si vede una soluzione operativa, legata all’utilizzo di una struttura come quella dell’asilo nido di Via Campanile. L’edificio è pronto da tanto tempo ma non è stato mai aperto, tanto meno è stato attivato il piano interrato che era stato concepito come centro di cottura cittadino per tutti i pasti da erogare nelle singole mense scolastiche di Lucera. Insomma, un doppio danno che sta diventando triplo, perché nel frattempo l’incuria e l’abbandono stanno deteriorando l’immobile, peraltro oggetto anche di recenti attivi vandalici che hanno comportato spese comunali per le riparazioni.
Sulla questione era già intervenuto due mesi fa l’Udc locale che aveva evidenziato la situazione, ma non avendo visto riscontri, è tornato a chiedere spiegazioni, esternate direttamente dal segretario cittadino Giulio Capobianco.
“Non sono state ancora adottate le misure necessarie per rendere operativa una struttura nuova e pronta all'uso – ha fatto sapere - il cui mancato utilizzo rappresenta un grave spreco di risorse pubbliche e un danno per la comunità. In questo modo, viene negato un servizio essenziale alle famiglie con bambini piccoli e la situazione è ulteriormente peggiorata dalla presenza di erbacce e recenti atti di vandalismo che ne compromettono l'integrità e il valore. La circostanza rischia di arrecare danni irreversibili all’edificio, rendendo in futuro più complessa e costosa la sua messa in funzione. È inaccettabile che un immobile nuovo e funzionale, frutto di investimenti significativi, sia lasciato all'incuria, diventando un peso anziché una risorsa per la collettività. Se sussistono problematiche di natura amministrativa o burocratica che ne impediscono l'utilizzo, è dovere e responsabilità dell'Amministrazione adoperarsi con la massima urgenza e determinazione per superare ogni ostacolo. Il bene comune e l'interesse della collettività di Lucera devono prevalere su qualsiasi difficoltà. Chiediamo quindi di rimuovere lo stato di degrado e ripristinare la piena agibilità della struttura, individuare e risolvere tempestivamente ogni problematica che impedisce l'apertura, definire un cronoprogramma certo per la sua messa in funzione. Il tempo stringe e ogni ulteriore ritardo comporterà solo maggiori danni economici e una privazione prolungata di un servizio fondamentale per la nostra città”.
L’argomento era finito anche nella discussione di un Consiglio comunale di qualche mese fa, e nell’occasione il sindaco Giuseppe Pitta aveva evidenziato che l’asilo nido è vincolato a una gestione diretta dell’ente che non ha intenzione di avviare anche perché non ha il personale adeguato, non è stato preso in considerazione un affidamento in gestione, e non è nemmeno possibile variare la destinazione d’uso così come già espressamente negato dalla Regione.
Insomma, nessun bambino crescerà al suo interno, mentre crescono sempre di più le possibilità che diventi un esempio concreto di spreco di soldi pubblici.
r.z.
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