09/06/2025 08:28:05

Tre Canadair per spegnere l'incendio

È durato quasi tre ore l'intervento di spegnimento dell'incendio divampato sulla collina del Belvedere di Lucera da parte di ben tre Canadair partiti dalle basi operative di Roma e Lamezia, mentre il terzo per fortuna era già a Foggia (le prime due foto sono di Luca Scoccola).
I velivoli si sono avvicendati sul versante tra la Villa comunale e il castello caricando acqua alla diga di Occhito, per cui il rogo ha determinato indirettamente altri danni a causa della sottrazione di risorsa idrica dall'invaso che già non è molto pieno di suo.
Le fiamme sono risalite dalla base del declivio seguendo uno schema in realtà già visto troppe altre volte, con condizioni di calore e di vento molto simili, così come la secchezza della vegetazione che ha favorito il propagarsi contro il quale poco hanno potuto gli operatori a terra.
C'è da presumere che purtroppo questo non sarà l'unico episodio di evidente gravità, anche se scene del genere si erano viste solo il 13 luglio 2010, quella volta era un sabato pomeriggio durante il quale furono avvistati in cielo addirittura quattro aerei che effettuarono decine di lanci. Il bilancio del giorno dopo fu di circa 4.000 piante bruciate su una decina di ettari di terreno, mentre oggi è ancora presto per fare un bilancio di questa nuova tragedia ambientale.
Le avvisaglie di quanto verificatosi ieri, comunque, c'erano già state il giorno prima (e senza contare quelli che hanno riguardato il grano) con l'altro fronte aperto sempre nei pressi del Belvedere, con le fiamme arrivate a pochi centimetri dall'ospedale e dagli impianti esterni che si affacciano praticamente sul pendio scosceso della collina che domina le prime curve della Provinciale 109 verso San Severo. L'incendio avrebbe potuto avere conseguenze davvero drammatiche se non fosse stato fermato appena in tempo, per cui è chiaro che ogni evento del genere può degenerare verso qualcosa di veramente grave, senza che siano stati mai individuati gli autori di gesti che risultano essere praticamente sempre dolosi, così come lasciato intendere anche dal sindaco Giuseppe Pitta. E c'è chi giura che le mani possano essere quasi ogni volta la stesse.

Red.

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(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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