29/06/2025 20:25:57

Petizione per Gifuni, ma dovrebbero essere due

Per manifestare vicinanza alle posizioni espresse da Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio, a proposito del loro disimpegno su Prima Vera al Garibaldi, da qualche giorno è partita una petizione on line che ha superato le 500 adesioni, mentre per lunedì 30 giugno alle 19.30 in Piazza Matteotti è previsto un flash mob per "dire grazie" a entrambi, inteso come un "piccolo gesto per chi ci ricorda il valore della bellezza". Sarà interessante registrare le presenze in percentuale alle firme.
Il testo della petizione parla invece di “ennesimo esempio di ingratitudine”, sottolinea la mancanza di rispetto evidenziata dall’attore nei suoi confronti, e auspica una maggiore condivisione di tutto il processo decisionale che sta alla base di “Lucera Capitale”.
“La Lucera città della cultura così tanto enfatizzata – è scritto - di fronte a tale gravissima rinuncia, è una profonda contraddizione. Quali ne siano le ragioni, è una scelta dissennata, inaccettabile. Nulla di politico, né tanto meno di elettorale, siamo solo cittadini che hanno a cuore le sorti della loro città. Anteporre la quantità alla qualità non ha mai portato benefici. Il panem et circenses può portare consensi aleatori e temporanei, ma non ha mai fatto crescere la comunità. E mentre i soliti clientes si aggirano per le strade della nostra Lucera, accontentandosi della classica mancetta, la città, resa indolente da questo clima mortifero, va incontro al suo declino, tra lo scoppio di fuochi d'artificio e sagre del nulla, una sorta di eutanasia indotta dall’assenza di politiche di sviluppo. Quanto accaduto è oggettivamente l’ennesimo passo falso dell'odierna Amministrazione, un modus operandi reiterato per anni, così come lo sarebbe stato per qualsiasi altra, e che ha arrecato un danno irreparabile, per il venir meno di una offerta artistica di qualità pressoché unica sul territorio. Non possiamo fare a meno di esprimere a Gifuni innanzitutto una profonda riconoscenza per l’impegno profuso in questi anni”.

Ma siccome la parole di Gifuni non sono state smentite da nessuno, al massimo aggiustate nella loro esposizione lessicale solo dal sindaco Giuseppe Pitta, questo significa che le carenze organizzative ci sono state, risultano agli atti di mail e telefonate ignorate e inevase, e quindi emerge un’evidente insufficienza sugli aspetti operativi per i quali c’è un’agenzia espressamente incaricata dal coordinamento, la Scopro di Monte Sant’Angelo, e un responsabile ufficialmente riconosciuto, Pasquale Gatta con uno staff al seguito, in entrambi i casi con tanto di emolumenti riconosciuti e in parte già liquidati, per un totale di 71 mila euro solo per questa fase.
E quindi chissà che non sia il caso di promuovere un’altra petizione con la quale almeno esplorare la possibilità di chiedere un risarcimento per l’enorme danno di immagine che Lucera ha subito da una settimana a questa parte, a seguito della clamorosa decisione dell’attore che ha indicato precise circostanze che non avrebbero dovuto verificarsi, né per contratto, né per opportunità artistica.
Il riscontro delle competenze è da sempre materia delicata a Palazzo Mozzagrugno, ma stavolta ancora meno rinunciabile anche dal punto di vista amministrativo, perché “Lucera Capitale” è un’iniziativa su cui la città ha puntato molto in termini di visibilità oltre che impiego di soldi pubblici fino a quasi 2 milioni di euro, e quindi un serio accertamento delle responsabilità è questione da non lasciar cadere ancora una volta nell’oblio.  

r.z.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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