30/06/2025 14:54:54

Droga e armi, dieci scarcerazioni

Per una decina di persone coinvolte nell’inchiesta della Guardia di finanza di Lucera che ha proceduto per droga e armi, si sono attenuate le condizioni cautelari su disposizione del tribunale del Riesame di Bari, a cui tutti avevano fatto ricorso. 
Il 10 giugno in carcere erano andate 14 persone, un’altra ai domiciliari, mentre altre due come Giancarlo Di Biase di 52 anni e Donato Antonio Agostinelli, di 51, non hanno mai subito restrizioni di carattere personale.
Al momento l’unico rigetto di revisione riguarda la posizione di Arcangelo Di Brita di 68 anni (difeso dagli avvocati Claudio Venditti e Ivana De Leo) che risponde della detenzione di una pistola di piccolo calibro mai ritrovata, e quindi resta detenuto nella propria abitazione.

Per diversi altri la partita si è parzialmente riaperta, in particolare a proposito di Federico Giuseppe Tozzi di 54 anni (difensori Ettore Censano e Marco Intiso), l’unico che non si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia. I suoi avvocati avevano presentato anche un’eccezione di nullità dell’ordinanza di custodia cautelare emessa del gip Carlo Protano, ritenendo che non fosse stata applicata la recente normativa che prevede un ascolto preventivo dell’indagato. A ogni modo, Tozzi è stato rimesso in libertà.

Sono finiti ai domiciliari, invece, Nicola Carmine Maddalena di 46 anni (avvocato Ivana De Leo), Severino Ciarelli di 31 (ancora Censano), e poi Antonio Pio Spatola di 25, Paolo De Luca di 39, Raffaele Guerrieri di 47 e Luigi Bevilacqua di 50, difesi dall’avvocato Maria Carmela D’Aries. La stessa professionista assiste anche Pasquale Cignarella di 47 e Vincenzo Di Corso di 40, assieme alla collega Cecilia D’Alessandro, entrambi tornati a casa, così come Mario Selvaggio di 51 anni, la figura principale dell’inchiesta delle Fiamme gialle, anch’egli difeso da D’Alessandro. Questi ultimi due erano già ai domiciliari per altri reati, il primo per traffico di droga, il secondo a seguito del patteggiamento per la vicenda che lo ha riguardato personalmente a gennaio 2024. Gli era stato sequestrato nell’abitazione dei genitori un fucile a canne mozze artigianalmente modificato, caricato e pronto all’uso, ritrovato a seguito di una perquisizione d’iniziativa del personale al comando della tenente Carmen Verrengia. 

Altri quattro sono attesi oggi davanti alla Corte. Si tratta di Valerio Palazzo di 51 anni (avvocato Giovanni Capparelli), Giuseppe Di Donna di 32 anni (l’unico di San Severo) e Pasquale De Palma di 35 (difesi da Luigi Marinelli) e infine Antonio Scarano di 59 (Michele Dell’Aquila).

Red.

(Luceraweb – Riproduzione riservata)

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