
L'avvocato Antonio Dello Preite. L'avvocato Dello Preite, l'Avvocato sul Web, cura la rubrica dedicata all’analisi di problemi di natura legale per Luceraweb
Settimanalmente i lettori potranno trovare risposta a quesiti generici curati dall’avvocato Antonio Dello Preite.
Questa rubrica, che ha anche uno spazio fisso nella colonna di sinistra della home page, tuttavia non rappresenta in alcun modo una consulenza legale, ma soltanto una divulgazione ed un chiarimento di argomenti giuridici generali ed impersonali. I lettori non possono formulare quesiti che, per specificità più o meno complessa, richiedano uno studio approfondito e, quindi, una vera e propria consultazione professionale.
Per sottoporre domande all’avvocato Dello Preite è possibile scrivere a: a.dellopreite@luceraweb.com
Ecco la domanda di questa settimana:
Siamo due fratelli e nostro padre, deceduto da poco, ci ha lasciato in eredità due appartamenti, uno per ciascuno di noi. Sono sorte discussioni tra noi perché nostro padre, anni fa, donò a mio fratello un piccolo appartamento sito in altro comune ed in più lo ha mantenuto per parecchi anni all’università per farlo laureare, mentre io ho sempre lavorato non pesando affatto sul bilancio familiare. Tutte queste cose non debbono essere conteggiate sull’eredità a mio favore? Mio fratello deve rendere conto di quanto ha già ricevuto in vita da nostro padre?
(Luca, e-mail)
E’ proprio come pensa lei. Il Codice Civile prevede che “… i figli … devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente (art. 737) …” e che “…è soggetto a collazione (cioè conferimento) ciò che il defunto ha speso a favore dei suoi discendenti per assegnazioni fatte a causa di matrimonio, per avviarli all’esercizio di un attività produttiva o professionale (art. 741) …”. Suo fratello, quindi dovrà conguagliarle il valore dell’appartamento ricevuto e la somma occorsa al mantenimento ai suoi studi ed al successivo collocamento in un’attività professionale, versati da suo padre. Trattandosi di rapporti di famiglia, prima di risolvere in Tribunale il contrasto, consiglio di risolvere bonariamente, se possibile, la vicenda.
Avvocato Antonio Dello Preite