Gli scivoloni grafici al Comune di Lucera
Diciamo che l’Amministrazione Pitta non è molto fortunata quando si tratta di grafica e comunicazione dei suoi eventi di punta. Poco più di un anno fa, per esempio, c’era stata la clamorosa appropriazione di una foto aerea della fortezza svevo-angioina che poi è diventata quella simbolo della candidatura a Capitale Italiana della Cultura. Solo dopo la partenza di tutta la macchina mediatica, quando il legittimo proprietario ha fatto notare che quello fosse uno scatto suo ma senza che nessuno avesse chiesto crediti o autorizzazioni, si è cercato di correre ai ripari con un’attribuzione postuma che peraltro non è arrivata nemmeno con tanta velocità a beneficio di Paolo Cibelli che aveva scattato l'immagine con un drone. Ma sulla gestione del dosser di Lucera Capitale la casistica è in realtà molto più ampia, tra cognomi sbagliati (De Caro al posto di Decaro), sparizioni di santi e loghi abusivi, pure questi scoperti in corso d’opera e non più rimossi.
Con il cartellone del Lucera Estate era già accaduto l’anno scorso, scivolone ribadito ostinatamente anche per l’edizione 2024, la cui paternità reale viene tenuta rigorosamente segreta, anche se poi l’identikit professionale del suo autore è abbastanza riconoscibile e magari è sempre lo stesso per tutti: a corredo delle date del programma figura un collage di foto della città tutt’altro che originale e che era subito saltato all’occhio a chi ha un po’ di memoria proprio in questo campo. Si tratta di una composizione risalente a diversi anni fa e realizzata da Francesco Quitadamo, giornalista che li aveva concepiti per la pagina “Io amo i Monti dauni”, tanto che ne sono state fatte anche altre di alcuni centri più piccoli.
E’ stato lui stesso a rivelare che il tutto sia avvenuto a sua insaputa, così come certamente non ne era a conoscenza la Giunta Pitta che però non risulta abbia affidato ufficialmente un incarico specifico per questo lavoro, mentre per il cartellone ha speso 24 mila euro assegnati anche quest'anno all'Associazione Strumenti e Figure. E allora la domanda nasce spontanea, sebbene possa sembrare di scarso interesse pubblico: chi maneggia il logo del Comune di Lucera, e a quale titolo? Si può lavorare su informazioni e iniziative regolarmente autorizzate senza però avere un incarico formale?
E' chiaro che ci sono domande ben più importanti ancora senza risposta, figuriamoci queste che, comunque, Luceraweb continuerà a fare, così come a prevedere le reazioni: questa sarà un’ottima occasione per affidare un altro bell’incarico a un professionista che consegni un portfolio destinato a diventare patrimonio dell’ente. I soldi non mancano, basta solo scegliere con grande accuratezza chi debba farlo.
r.z.